Gioco della tradizione popolare italiana per eccellenza, la
Scopa ha dato origine a numerose varianti, perlopiù di carattere locale o regionale, quasi sempre di origine ignota e contraddistinte da regole mutevoli. Tra le tante ‘variazioni sul tema’ figura anche il cosiddetto “
Spazzino” gioco di carte che presenta alcune sottili, ma significative, differenze con la versione più comune della Scopa. Di seguito, vediamo quali sono le regole per giocarvi e le modalità di calcolo del punteggio.
Cos’è lo Spazzino
Lo “
Spazzino” è una delle tante varianti del gioco della Scopa, dalla quale si differenzia per alcune variazioni nelle regole di presa e di assegnazione dei punti. È giocata soprattutto nell’Italia settentrionale.
In linea di massima, presenta numerose affinità con la versione più tradizionale della Scopa, quella nota e praticata in tutta Italia e ormai largamente disponibile anche online, grazie ad apposite applicazioni per smartphone come quella di
Digitalmoka di scopa online.
Come si gioca allo Spazzino
Così come nella Scopa tradizionale, a Spazzino è possibile giocare sia in due (uno contro uno) che in quattro (con i giocatori che si sfidano due contro due); è necessario aver a disposizione un mazzo da quaranta carte: è possibile utilizzare sia quelle a semi latini sia quelle a semi francesi. Nel caso in cui si abbia a disposizione solo un mazzo di carte francesi, è sufficiente ‘ridimensionarlo’, scartando i jolly e le numerali dall’8 al 10.
Scelto il mazziere, questi mescola le carte e procede alla distribuzione (in senso antiorario): tre carte coperte a ciascun giocatore e quattro scoperte sul tavolo. In aggiunta, ha la possibilità di guardare la carta in fondo al mazzo e, se lo ritiene opportuno, metterla sul tavolo assieme alle altre. Fatto ciò, il gioco si sviluppa come la Scopa classica: ogni giocatore effettua, a turno, la propria giocata, calando sul tavolo una carta e, se possibile, effettuando una presa.
Nelle regole e nei meccanismi di presa si registrano le maggiori differenze con la Scopa tradizionale. Lo Spazzino, infatti, consente al giocatore di turno di effettuare sia la presa con una carta dello stesso valore numerale (5 con 5, 7 con 7 e così via) sia con una carta il cui valore numerale è pari alla somma dei valori di due o più carte presenti sul tavolo. Tale regola ha una specifica eccezione:
con le figure (Fante, Cavaliere e Re)
non è possibile effettuare prese ‘multiple’ assommando due o più carte. In altre parole, esse consentono di prendere solo carte omologhe di seme diverso; pertanto, con un Re è possibile prendere solo un altro Re e non, ad esempio, un 6 e un 4 assieme.
Per il resto, lo sviluppo della partita non differisce da quello previsto nella forma canonica della Scopa; ogni giocatore, a turno, mette una carta sul tavolo e quando tutti hanno esaurito le carte a propria disposizione, il mazziere effettua nuovamente la distribuzione. Si procede in questo modo fin quando non sono state distribuite e giocate tutte le carte presenti nel mazzo (quelle restanti sul tavolo vanno al giocatore che ha effettuato l’ultima presa). Infine, si calcola il punteggio ottenuto da ciascun giocatore a dalle due squadre; si giocano tante mani quante ne servono per raggiungere i punti necessari a vincere la partita; di norma sono 31, ma i giocatori possono anche accordarsi diversamente prima di cominciare a giocare e, in determinati frangenti, dichiarare in anticipo la propria vittoria.
Come si calcola il punteggio
Come già accennato, lo Spazzino è contraddistinto da un sistema di punteggio diverso da quello della Scopa; le combinazioni utili a disposizione dei giocatori per mettere a segno uno o più punti sono maggiori.
In primo luogo,
prendere con una sola carta quella giocata nel turno precedente da un altro giocatore consente di mettere a segno una ‘piccola’ (
picula), che
vale un punto. Come nella Scopa classica, la
presa di tutte le carte sul tavolo vale, anche nello Spazzino, un punto. Viene però definita “
spazzina” e vale 1 punto se realizzata con una numerale; se, invece, la presa è con un Fante, vale 2 punti, con un Cavaliere 3 punti e con un Re 4 punti.
La presa di due o più carte con lo stesso seme viene chiamata
Bàgher (o
anche
Bagari o
Bàghero), una parola – derivata probabilmente dal tedesco “
wagen” – che nel dialetto lombardo indica un carretto scoperto a quattro ruote; la giocata
vale un punto per ogni carta presa. Infine, il giocatore che riesce a prendere
Asso, 2 e 3 del seme di spade realizza
una “napola” da tre punti; tale combinazione assegna tanti punti quant’è il valore numerale della carta più alta in una sequenza di carte di spade. Quindi, se un giocare riesce a prendere tutte le carte dall’Asso al 7, ad esempio, mette a segno sette punti; il giocatore che prende tutte le carte di spade realizza la
“napola” da dieci punti, che viene chiamata “
napoleone”.
A questi ‘specifici’ punti di presa si aggiungono quelli di mazzo e di presa possibili nella Scopa tradizionale, con quale sottile variazione:
- I ‘lunghi’ (o le ‘carte’) valgono due punti anziché uno; se li aggiudica il giocatore, o la squadra che ha raccolto più carte; in caso di pareggio, si assegna un punto a testa;
- Le ‘spade’; vengono assegnati due punti a chi ha preso più carte di spade (anziché di denari, come nella Scopa classica). Si assegna un punto in caso di parità;
- Il ‘settebello’ vale un punto, che viene realizzato da chi prende il 7 di denari;
- Gli onori di spade valgono un punto; se lo aggiudica il giocatore che prende il 2 o il fante di spade.
Quando finisce la partita
A differenza della Scopa comune, una partita di Sbarazzino può concludersi in due modi:
- Al termine di una o più mani, un giocatore o una squadra ha totalizzato un punteggio uguale o superiore a quello concordato per vincere la partita;
- Solo se si gioca in due, i giocatori possono accordarsi sulla possibilità di dichiararsi vincitori entro la penultima tornata di gioco, al raggiungimento o al superamento di una soglia di punteggio concordata prima di iniziare la partita. In mancanza di tale accordo, la partita viene portata a termine e si procede con il successivo calcolo del punteggio.