Come si gioca a Bestia e quali sono le regole


La “Bestia” è un gioco di carte italiano di origine francese, contraddistinto da regole affini alla Briscola e al Tressette. Nato fra il 17° e il 18° secolo, deriva dal Triomphe, del quale rappresenta una versione a più giocatori assimilabile all’Hombre spagnolo. Viene descritto per la prima volta all’interno dell’Académie Universelle des Jeux del 1739 mentre la prima citazione in un testo italiano risale alla metà dello stesso secolo. Successivamente, varianti e derivazioni del Bête d’oltralpe si sono sviluppate un po’ in tutta Europa, Italia compresa. Ad oggi, infatti, il gioco è praticato e diffuso in tutto lo Stivale e, pur avendo assunto i tratti del gioco d’azzardo, non è considerato illegale. Va però sottolineato come nella sua forma originaria la Bestia settecentesca presentasse numerose differenze con quella moderna; da questo punto di vista, si distingueva per meccanismi di gioco più simili al Tressette ed alla famiglia del Trionfo. Oggi, invece, è caratterizzato da maggiori affinità con la Briscola. In questo articolo vediamo quali sono le regole della versione ‘classica’ e come si sviluppa una partita a ‘Bestia’.

Regole Bestia: come si gioca

Il gioco di carte Bestia, come accennato, ha regole non dissimili da quelle della Briscola classica (compresa quella disponibile briscola gratis online su app come quella di Digitalmoka), benché vi siano alcune significative differenze. Il numero di giocatori varia da un minimo di tre ad un massimo di dieci; per giocare è necessario un mazzo regionale italiano da 40 carte (o uno francese da 52 debitamente ridimensionato). Come nella Briscola, la gerarchia delle carte è la seguente: Asso, 3, Re, Cavaliere, Fante (o Donna, a seconda del mazzo utilizzato), 7, 6, 5, 4 e 2. Il giocatore primo di mano cala una carta, il cui seme corrisponde al palo (ovvero il seme prevalente) per quel turno. Gli altri partecipanti sono quindi chiamati a rispondere con una carta dello stesso seme; il giocatore che non ha in mano una carta del seme ‘tirato’ è costretto a giocare una carta del seme di briscola (lo stesso dicasi nel caso in cui il ‘palo’ coincida con la briscola). Se non può fare altrimenti, gioca una scartina, lasciando la presa ad uno degli altri giocatori.

Gioco di carte bestia: le fasi

Prima dell’inizio della partita, i giocatori concordano con il mazziere l’ammontare del ‘piatto’, ossia la posta in palio (caratteristica che non si ritrova nella Briscola né nel Tressette) che verrà successivamente divisa tra i giocatori, in base alle prese che hanno realizzato. Vediamo ora come si gioca a Bestia, attraverso le varie fasi di una partita.
  • Distribuzione. Il mazziere mescola il mazzo e distribuisce, in senso antiorario, tre carte coperte a ciascun giocatore, mettendone una scoperta sul tavolo a segnalare il seme di briscola.
  • Licitazione o Dichiarazione. Ricevute le carte, i partecipanti possono fare una ‘dichiarazione’, procedendo nello stesso verso della distribuzione delle carte. Il primo a parlare è quindi il giocatore alla destra del mazziere (il primo ad aver ricevuto le carte da quest’ultimo); questi ha due possibilità: ‘passare’, e quindi rinunciare a giocare, oppure ‘bussare’, e partecipare così al gioco. Lo stesso fanno gli altri giocatori; a quelli che hanno ‘passato’, viene richiesto di prendere nuove carte: se le accettano, si impegnano automaticamente a partecipare al gioco ed effettuare almeno una presa. Questo passaggio assume denominazioni differenti a seconda della zona o della Regione di riferimento: “andare dal dottore”, “prendere il buco”, “prendere il bambino” o “andare a spizzico”. Qualora le carte del mazzo non bastino per tutti i giocatori che hanno ‘bussato’, il mazziere può recuperare quelle scartate in precedenza e, dopo averle rimescolate, usarle per una nuova distribuzione;
  • Il gioco della carta; a differenza di quanto accade solitamente, nella Bestia il primo di mano non è automaticamente il giocatore ad aver ricevuto per primo le carte ma quello ad aver ‘bussato’ per primo. Va tenuto in conto che una ‘partita’ è formata da due o più ‘smazzate’ e che per ciascuna di queste i giocatori sono tenuti a rimpinguare il piatto con la quota pattuita inizialmente. Ogni ‘smazzata’ si sviluppa nei singoli turni, in cui ogni giocatore ha diritto a giocare una carta tra quelle in proprio possesso. Il giocatore primo di mano cala sul tavolo una carta; gli altri sono costretti a rispondere con una carta dello stesso seme (il ‘palo’), anche se corrisponde a quello di briscola, di valore più alto (in gergo, si dice “ammazzare” la briscola) se possibile. Alla fine del turno, si aggiudica la presa il giocatore che ha messo sul tavolo la carta di valore più alto o una di briscola.
  • La suddivisione della posta. Al termine di un turno, la posta in palio nel piatto viene divisa equamente: un terzo per ciascuna presa. Se, ad esempio, un giocatore ha effettuato due prese, riceve i due terzi della somma disponibile. Chi non riesce a rispettare la dichiarazione fatta con la ‘bussata’ iniziale, si dice che “va in bestia”, ed è costretto a fine turno a versare nel piatto l’intera posta, così che il gioco possa proseguire con la smazzata successiva. La stessa penalità viene applicata anche ad altre situazioni di gioco; le regole della Bestia prevedono, infatti, che se il primo giocatore di mano ha a disposizione un asso di briscola, deve obbligatoriamente giocarlo; fa eccezione il caso in cui il giocatore abbia in mano il 3 di briscola e la carta scoperta sul tavolo (come segnalatore del seme di briscola) sia un Asso. In aggiunta, dopo una presa, il primo di mano deve per forza giocare una carta del seme di briscola (se ne ha la possibilità).

Gioco bestia carte: il punteggio

Il punteggio di una partita a Bestia si calcola come nella Briscola; si assegnano 11 punti per ogni Asso preso, 10 per ciascun 3, 4 punti per i Re, 3 per il Cavallo e 2 per un Fante (o Donna). Tutte le altre carte del mazzo sono scartine, in quanto non viene assegnato loro alcun valore ai fini del calcolo del punteggio.

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