Le origini della Scopa affondano le proprie radici nel Rinascimento italiano e nel periodo del dominio spagnolo in Italia meridionale; con il passare dei secoli, il gioco si è sviluppato in maniera definitiva per poi diffondersi in tutta la penisola, diventando uno dei simboli della tradizione dei giochi di carte italiani. Data l’enorme popolarità, la Scopa è approdata anche in rete – nella sua versione ‘classica’– disponibile su app per smartphone come Digitalmoka, che consentono di giocare online in qualsiasi momento.
L’origine ‘partenopea’ del gioco, nonostante esistano numerose varianti locali, ha probabilmente favorito l’associazione tra il gioco e le carte napoletane, il mazzo regionale a semi spagnoli ampiamente utilizzato in tutte le regioni meridionali. In realtà, è possibile giocare a Scopa anche utilizzando carte diverse (purché il mazzo sia sempre da 40) incluse le regionali italiane a semi francesi diffuse esclusivamente nelle regioni nord-occidentali (genovesi, milanesi, toscane e piemontesi) oppure quelle francesi vere e proprie. Vediamo, di seguito, come adoperarle correttamente per giocare una partita a Scopa.
Regolamento
Le regole della Scopa a carte francesi non sono diverse da quelle valide per chi utilizza un mazzo a semi spagnoli o italiani. Nella versione tradizionale, si può giocare uno contro uno (a due o tre giocatori) oppure a quattro, con due squadre da due a sfidarsi.
Scelto il mazziere, questi mescola le carte e chiede ad un giocatore – generalmente quello alla sua destra – di smazzare; dopodiché, procede alla distribuzione: tre carte coperte a ciascun giocatore e quattro scoperte sul tavolo. Ogni giocatore di mano può giocare una sola carta per volta; quando tutti hanno esaurito quelle ricevute dal mazziere alla fine di una mano, questi effettua una nuova distribuzione, fino a quando le carte del mazzo non sono esaurite. Il gioco procede in senso antiorario se si gioca a squadre.
Il giocatore di mano può calare una qualsiasi delle carte che ha in mano; in tal senso, non vi sono vincoli particolari (seme o colore). Anche le regole di presa restano invariate quando si usano le carte francesi: il giocatore di mano ha la possibilità di effettuare due tipi di presa:
Giocando una carta che ha lo stesso valore numerale di una di quelle sul tavolo. Esempio: prendere il 4 di Picche con un 4 di Cuori;
Giocando una carta il cui valore numerale è pari alla somma di due o più carte disponibili a terra. Esempio: prendere un 2 e un 3 con un 5.
Quando un giocatore riesce aprendere tutte le carte sul tavolo con una sola presa realizza una scopa, che vale 1 punto, a meno che non si tratti dell’ultima giocata della mano: in tal caso non si assegna alcun punto. Di contro, chi effettua l’ultima presa in assoluto (anche con una sola carta), si aggiudica anche tutte le altre ancora sul tavolo. Per convenzione, il punto di scopa può essere segnato mettendo una carta scoperta sotto il pozzetto del giocatore (o della squadra) che lo ha realizzato.
Le regole della Scopa con carte francesi prevedono una sola eccezione per quanto riguarda la presa: quando sul tavolo c’è una carta di un dato valore e, al contempo, due o più carte la cui somma è uguale al valore di quest’ultima, il giocatore può prendere soltanto la carta ‘intera’. Esempio: sul tavolo ci sono un 6, un 4 e 2. Il giocatore di turno ha in mano, tra le altre, un 6: se decide di giocarlo, ha facoltà di prendere soltanto il 6.
Scopo del gioco
Lo scopo del gioco è cercare di totalizzare più punti rispetto al proprio avversario. Per fare ciò è necessario, da una parte, cercare di prendere il maggior numero di carte di pregio (quelle che servono a guadagnare i punti ‘di mazzo’) ossia i Quadri e quelle per la Primiera (principalmente i 6 e i 7). I punti necessari per vincere una partita sono generalmente 21 ma i giocatori possono anche decidere di terminare la partita al raggiungimento di un punteggio inferiore (7, 11 o 16). Nel caso in cui, al termine di una mano, entrambi i giocatori (o le squadre) abbiano superato la soglia prefissata, vince chi ha ottiene il maggior numero di punti in assoluto.
Punteggio
Il computo del punteggio nella Scopa a carte francesi viene effettuato sommando i punti ‘di mazzo’ e quelli ‘di presa’ conquistati da ciascun giocatore (o squadra); in particolare, essi sono:
La scopa (1 punto); assegnato ogni qualvolta un giocatore raccoglie tutte le carte dal tavolo con una sola presa;
Le carte (1 punto); va al giocatore che ha raccolto almeno 21 carte;
I denari o ‘ori’ (1 punto); se lo aggiudica il giocatore che prende almeno 6 carte del seme di Quadri;
Il settebello (1 punto); va a chi prende il 7 di Quadri;
La Primiera (1 punto); si calcola sulla base di un sistema che assegna alle carte un valore diverso da quello numerale, per cui: il 7 vale 21 punti, il 6 vale 18, l’Asso vale 16, il 5 vale 15, il 4 vale 14, il 3 vale 13, il 2 vale 12 e le figure 10 punti. Per accaparrarsi la Primiera è necessario totalizzare il punteggio più alto con quattro carte di seme diverso.
Differenze tra i mazzi
Un mazzo regionale italiano differisce da uno francese per due caratteristiche fondamentali:
Il numero delle carte: un mazzo a semi spagnoli ne conta 40 (salvo rare eccezioni) mentre uno francese standard è composto da 54. Per utilizzare queste ultime per giocare a Scopa, quindi, occorre scartare i jolly e tutte le carte numerali dall’8 al 10, così che ogni seme abbia 10 carte anziché 13;
I semi: quelli ‘spagnoli’ e ‘italiani’ sono Denari, Coppe, Spade e Bastoni mentre quelli francesi sono Cuori, Picche, Fiori e Quadri, e sono accoppiati per colore (due rossi e due neri). Convenzionalmente, quando si adopera un mazzo francese per un gioco di origine mediterranea, si fa riferimento ad uno schema di corrispondenza tra i semi, per cui Denari = Quadri, Bastoni = Fiori, Coppe = Cuori e Spade = Picche.