Solitario con carte coperte: come si fa


I solitari sono un’ampia categoria di giochi di carte nei quali un singolo giocatore sfida la sorte per raggiungere un obiettivo, ossia risolvere il gioco (spesso accorpando le carte per seme o in sequenza), attuando, dove possibile un minimo di strategia. Molto spesso, infatti, la componente aleatoria è decisiva per la buona riuscita del solitario; talvolta, invece, le mosse devono essere eseguite in modo strategico, per aumentare le possibilità di vittoria. Data la loro enorme popolarità, la maggior parte dei solitari è disponibile anche in versione digitale, grazie ad apposite app come quelle di Digitalmoka. La preparazione di questo genere di giochi prevede, quasi sempre, che le carte vengano sistemate scoperte sul tavolo; in realtà, non molti sanno che esiste più di un solitario con carte coperte: hanno regole piuttosto semplici e la randomizzazione del mazzo è la principale discriminante a favore, o a discapito, del giocatore. In questo articolo vediamo, in particolare, come si gioca al cosiddetto “solitario dei re”, che prevede una fase iniziale in cui tutte le carte sono coperte.

Come si distribuiscono le carte

Dopo aver mischiato il mazzo, il giocatore dispone le carte coperte su quattro file orizzontali, in modo tale che ciascuna fila conti nove carte; in tal modo, al termine della preparazione, avrà a disposizione quattro carte ‘extra’. Una variante di questo solitario prevede che le quattro carte restanti vengano disposte a lato di ogni fila, leggermente staccate dalle ultime; in alternativa, è possibile tenerle semplicemente da parte e formare un piccolo pozzetto. In entrambi i casi, il giocatore ha facoltà di scoprirne soltanto una per volta, prima di giocarla assieme a quelle che sono presenti nel tableau.

Come si gioca

Completata la distribuzione delle carte, il gioco può iniziare. Il giocatore pesca una carta dal pozzetto oppure scopre l’ultima coperta di una fila; nel caso in cui si tratti di un Re, è costretto a scartare e a scoprire un’altra delle carte presenti nel pozzetto. Poniamo il caso si tratti di un 5 di denari; il giocatore può scegliere, a proprio piacimento, in quale fila collocarla, a patto che prenda il posto della quinta carta coperta di quella fila (contando da sinistra). In tal modo, si stabilisce il seme di tutta la fila. Nella variante del gioco in cui non si crea il pozzetto ma si dispongono le carte ‘extra’ a fianco di ogni linea, il giocatore ne scopre una per volta (partendo dall’alto o procedendo a caso): il seme di quella carta individua anche quello del resto della fila. Esempio: se la decima carta della prima fila è un 3 di Coppe, il giocatore dovrà provare a sistemare tutte le carte del seme di Coppe in quella fila. A questo punto, il giocatore ha in mano una carta dispari (quella che era coperta sul tavolo al posto del 5 di denari); ne vede valore e seme e, se non è un Re, può giocarla così come ha fatto con quella precedente. Se la nuova carta scoperta è ancora di denari, dovrà essere collocata nella stessa fila; in caso contrario, può essere disposta in una fila diversa, rispettando il principio della progressione numerica. Ciò che conta è rispettare il posizionamento di ciascuna carta, in base al valore numerale della stessa, e disporre su una medesima linea tutte le carte dello stesso seme, fatta eccezione per i Re. Le carte scoperte già sistemate all’interno di una fila non possono essere spostate successivamente; il giocatore può spostare una carta solo dopo averla scoperta e rimpiazzata. Il solitario si considera risolto quando il giocatore è riuscito a girare tutte le carte e a spostarle tra le varie file, creando una sequenza crescente con tutte le carte dello stesso seme. Il gioco può riuscire anche se, scoperti tutti e quattro i Re, sul tableau ci sono ancora delle carte coperte: il giocatore ha la possibilità di girarle e se combaciano, per valore e seme, con il resto della fila, il solitario è risolto. Esempio: nella fila di Spade, restano ancora scoperte la quinta e la settima carta; se il giocatore le gira entrambe, e queste sono, rispettivamente, il 5 e il 7 di Spade, il solitario è riuscito. Se le due carte sono invertite, con il 7 al 5° posto e il 5 al 7° posto, la sequenza non è valida e il gioco resta irrisolto.

Qual è l’obiettivo del gioco

Essendo un solitario con tutte le carte coperte, questo gioco ha un obiettivo molto semplice: creare quattro file (una per ogni seme del mazzo) da nove carte scoperte, disposte in ordine progressivo dall’Asso al Cavallo (quindi da 1 a 9) procedendo da sinistra verso destra. Da ciò deriva la necessità di scartare i Re di volta in volta, sia dal tableau che dal pozzetto. Se anche una sola sequenza risulta incompleta, o è completata da una carta di un altro seme, il solitario non è riuscito. Prima di riprovare, è consigliabile mischiare bene il mazzo, così da garantire un’adeguata randomizzazione delle carte e ‘sciogliere’ le sequenze già formate.

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